« indietro Premio Artistico 2014
Transitorietà e fragilità, instabilità e una notevole fluidità caratterizzano l’immaginario frammentato nei disegni di Guglielmo Castelli. Gli oggetti non sempre chiaramente definibili, i corpi umani e animali, o anche le piante, o ancora i frammenti di corpi formano una micro-realtà coerente ma al tempo stesso magica ed enigmatica, i cui elementi sono in costante evoluzione e si trasformano reciprocamente uno nell’altro, mentre i confini tra i diversi campi si dissolvono. Tuttavia qui nasce una sottile, delicata, trasparente, poetica e provvisoria armonia che, in combinazione con la semplicità e la sincerità della forma disegnata, e attraverso la chiara, immediata, non manipolata interrelazione dei frammenti, offre una naturalezza fiabesca, quasi ingenua, infantile e innocente. Le misteriose trasformazioni dei motivi, la nascita di scenari immaginari e di paesaggi incantati avvengono qui in un processo auto-dinamico talmente pacato e in un modo così tranquillo e poco spettacolare, che ci appaiono, per così dire, ordinarie e familiari.
Proprio questa naturalezza non pretenziosa e il modo apparentemente ingenuo della concretizzazione artistica sono all’origine dell’affascinante poesia e della forte suggestività di quest’opera. L’enigmatico nasce in silenzio e con naturalezza davanti ai nostri occhi, senza grande dispendio gestuale, in una forma di trasposizione grafica che ci appare perfettamente consueta, se non addirittura banale. I piccoli ma sostanziali cambiamenti e i processi inspiegabili, non accessibili razionalmente, in cui avvengono le metamorfosi delle diverse cose nei disegni di Guglielmo Castelli si evolvono in un flusso talmente lento, naturale e poco appariscente che nell’osservatore nasce la sensazione che il mondo sia esattamente come appare qui. A causa di questa forma fluida e transitoria dell’evento, che impedisce una chiara riconoscibilità, e attraverso lo sconcertante e al tempo stesso naturale compenetrarsi dei piccoli, teneri, fragili frammenti, Guglielmo Castelli suggerisce non solo una forte coerenza poetica, ma anche un’intensità emotiva che viene alimentata da piccoli accenni narrativi, laddove le fragili, provvisorie costellazioni delle cose ci trasmettono al tempo stesso un fondamentale senso di vulnerabilità e di instabilità. Senza pathos e in assenza di spettacoli drammatici, per così dire senza mai alzare i toni, nasce una narrazione complessa ed estremamente commuovente di singolari micro-realtà, prodotta da empatia e da un alto grado di sensibilità, il cui essere denso, sensuale, umano e misterioso si manifesta con una immediatezza quasi ingenua, quasi archetipica e primordiale. Proprio questa silenziosa, non appariscente, trasparente e tuttavia avvincente immediatezza potrebbe essere all’origine del sopraggiungere di un’indefinita sensazione di malinconia, riconducibile anche al riconoscimento dell’instabilità di quelle piccole cose apparentemente insignificanti e spesso presenti solo in maniera frammentaria che caratterizzano la nostra esistenza.
Lorand Hegyi
Guglielmo Castelli è nato il 31 Dicembre del 1987 a Torino. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Torino concludendo gli studi con una tesi in scenografia cinematografica.
![]() |
|
![]() |
|
![]() |
|
![]() |
|
![]() |
|
![]() |
|
![]() |
|
2013
Al di là di ogni ragionevole dubbio, Galleria Guido & Schoen, Torino
2012
Le assenze assolute – Corridor and stairs, Photo fashion Gallery Mauro Grifoni
Et ab hic Et ab hoc, Metis NL Gallery, Amsterdam
Chiamo quando arrivi, L’Eglise Gallery, Torino
2011
Se si prescinde dai corpi, Galleria il Segno, Roma
2010
Perchè il brillare naturale dei suoi occhi non lo scambiassero per pianto, Galleria DAC, Genova
2013
Prix Canson 2013, Petit Palais, Paris
2012
Face to Face – Young painters from Europe and the U.S.A., Galleria Guido & Schoen, Torino
... E bellezza sia! Modigliani, Warhol, Mapplethorp, la Dolce Vita Oggi, Fondazione 107, Torino
NO., Piazza Vittorio 11, Torino
2011
Premio Cairo, Palazzo della Permanente, Milano
Km 011, Arti a Torino 1995 – 2011, Museo delle Scienze, Torino
2010
Codice Sorgente, Fusion Gallery, Torino
2008
Viva il disegno, Comune di Torino Storie di matite, Spazio Azimut, Torino
2013
L. Beatrice, „L’Occhio Esigente“, in: La Stampa, 10. Maggio 2013
2012
G. Frau, L. Mattarella, S. Riba, S.S. Mandice, Text im Katalog | Testo nel catalogo „Chiamo quando arrivi“, Galleria Elise, Torino, Maggio 2012
F. Pocari, Text im Katalog | Testo nel catalogo „E bellezza sia!“, La Dolce Vita Oggi Fondazione 107, Torino
F. Poletti, Text im Katalog | Testo nel catalogo „Le assenze assolute“, Corridor and Stairs Photo Fashion Gallery Mauro Grifoni, Edizioni Paneur & Dust, Milano
2011
L. Beatrice, Text im Katalog | Testo nel catalogo „Km 011“, Museo delle Scienze, Umberto Allemandi, Torino
L. Beatrice, „Venti i concorrenti“, in: Arte Mondadori, Juli | Luglio 2011
L. Mattarella, Text im Katalog | Testo nel catalogo „Se si prescinde da corpi“, Galleria Il Segno, Roma, Oktober | Ottobre 2011
2010
M. Canorro, „Il colore dei vent’anni“, in: Inside art 71, Dezember | Dicembre 2010
2008
O. Gambari, Text im Katalog | Testo nel catalogo „Storie di matite“, Spazio Azimut, Torino