« indietro Premio Artistico 2012
Aron Demetz proviene da una famiglia di scultori ladina, i cui membri lavoravano già da secoli, come intagliatori, nella Val Gardena, regione ladina dell’Italia settentrionale, ove, però, questi artigiani artistici, sovvenzionati per lo più da committenti ecclesiastici, prestavano la loro attività nell’ambito di una programmatica e stilistica figurativa tradizionale. Da queste convenzioni si è emancipata ai nostri giorni una generazione più giovane di scultori dotati di un talento straordinario, i quali corroborati dall’esempio di artisti di rango internazionale che lavorano secondo lo stile figurativo, come ad esempio Jeff Koons, Ron Mueck, Stephan Balkenhol e
Charles Ray, nonchè in particolare il giapponese Funakoshi, si sono staccati dai rigidi modelli figurativi,continuando, tuttavia, a mantenere il legno come materiale. Aron Demetz, all’interno di questa generazione più giovane, è il più sperimentale, sia per quanto riguarda il rapporto con il materiale che per quanto concerne i temi che tratta. Così, egli trae palesemente la sua ispirazione dall’iconografia cristiana e dal rituale cattolico quando modella quattro vergini in dimensione reale mentre sorreggono una portantina, ricordando in tal modo una processione. Queste ragazzine dall’aria casta da lui create sotto forma di figure in legno policrome, sono così verosimili nella loro vitalità da richiamare esse stesse la Madonna che dovevano effettivamente trasportare. Il programma di sculture di Aron Demetz dei suoi primi anni era orientato su persone nel periodo della pubertà, quindi su un periodo di insicurezza per quanto concerne il rapporto tra autocoscienza e il mettersi fisicamente in mostra. Dall’altro lato era interessato ai rapporti fra uomini primitivi nudi, l’uno con l’altro e l’uno verso l’altro, nonché a relazioni estremamente erotico-sessuali, che ha fissato come in un quadro visivo tridimensionale museale. La selezione delle opere in questa esposizione della Fondazione VAF presenta esempi significativi del sorprendente amore di Demetz per la sperimentazione, come per esempio una figura tratta da una serie in cui copre parti del corpo,soprattutto le teste compresi anche i visi, con resina. Questa resina naturale di alberi, che egli stesso raccoglie girovagando nei boschi nei pressi di Selva si riversa sui corpi sotto l’influenza del calore come una massa lievemente traslucida color ambra, e l’artista accetta coscientemente l’insudiciamento di queste figure con matasse e grumi che vanno dal castano al nero. La resina suscita l’impressione che il corpo sia stato colpito da una piaga divina o da una peste a cui gli uomini si arrendono in inerme sopportazione. Aron Demetz crea, in tal modo, una qualità di espressione che richiama ancora una volta motivi dell’apocalittica medioevale, egli crea metafore per martiri, per sangue, lacrime, sofferenze, torture e morte. In queste figure si sente insistentemente la citazione di una devozione mistica. È una fantasia tematica, narrativa che diventa evidente in questo contesto e che contiene anche un patos esistenzialistico che l’artista incrementa ancor di più nelle figure che lavora con il fuoco. Così come per lo scultore di legno diventa contenutisticamente rilevante una caratteri stica del suo materiale, che incide soprattutto su figure formate dal legno più giovane e che si denomina come sanguinamento del tronco, così lo scultore rischia che quelle figure, la cui struttura di legno e la cui superficie trasforma quasi in carbone tramite bruciatura controllata in un focolaio, diventino instabili. Queste sculture del tutto annerite nelle fiamme e diventate fragili, che spesso sono più grandi del naturale e che appaiono come creature inquietanti, emerse da una catastrofe apocalittica, sono sostanzialmente molto fragili e rischiano di crollare su se stesse. Naturalmente pensiamo anche alla mitologica fenice, che rinasce dalle ceneri. Per le figure di Demetz hanno, inoltre, un ruolo non insignificante ulteriori fonti diverse, a partire dalle leggende e favole locali fino ad arrivare ai film di fantascienza da cui trae la sua molteplice ispirazione.
Peter Weiermair
Aron Demetz è nato il 29 settembre 1972 a Vipiteno. La sua prima formazione artistica è avvenuta trail 1986 e il 1993 all‘ Istituto d‘Arte di Selva di Val Gardena. Tra il 1997 e il 1998 ha studiato scultura nella classe di Christian Höpfner all‘Accademia di Belle Arti di Norimberga. Dal 2010 è titolare della cattedra di Belle Arti di Carrara. L‘artista vive e lavora a Selva di Val Gardena.
„Cinder Ella“, 2011
Verkohltes Zedernholz
Höhe 195 cm
„Iniziazione“ (Einweihung), 2004
Lindenholz und Acrylfarben
Höhe 125 cm, Breite 155 cm, Länge 215 cm
„Senza titolo“ (Ohne Titel), 2009
Zedernholz und Pinienharz
Höhe 260 cm
1999 Aron Demetz, Galleria Ravagnan, Venezia
2004 Aron Demetz, Ex-Chiesa di San Filippo Neri, Roma
Aron Demetz, Galleria Davico, Torino
2005 Aron Demetz, Tradizione e leggerezza, Galleria Forni, Bologna
Vineart Arte Fiera, Bolzano
Aron Demetz, In sé, Galleria il Polittico, Roma
2006 Aron Demetz, Albemarle Gallery, London
Aron Demetz, Museo Archeologico, Milano
2007 Cujidures, Museo Civico, Chiusa / Bolzano
2008 Aron Demetz, Elliott Erwitt, First Gallery, Roma
Aron Demetz, Disegni e sculture, Galleria Margini, Massa
Aron Demetz, Padiglione d‘Arte Contemporanea (PAC), Milano
2010 Hypridität, Galleria Artdepot, Innsbruck
Ver-Wandlungen, Metamorphosen von Skulpturen im Wandel der Zeit, Augustinermuseum, Rattenberg
2011 Aron Demetz, Galleria Goethe, Bolzano
Solide Fragilità, Villa Bottini, Lucca
Aron Demetz – La Natura Umana, Cast your art, Wien
2001 Museo Trautmannsdorff, Merano Christian Höpfner und Schüler, Galerie Flierl, Berlin
2001 Galerie Tammen & Busch, Berlin
2001 Figurazione, Studio Forni, Milano Unika, Leipzig
2002 Galerie Prom, München
2002 Galleria Forni, Bologna
2002 Nuova scultura italiana, Galleria Il Polittico, Roma
2002 Accademia Nazionale di San Luca, Roma
2002 Premio giovani 2002 – Scultura, Galleria Carlo
2002 Lorenzetti, Milano
2003 Unika, Daetz-Centrum, Lichtenstein
2003 Simposio di scultura, Toyama (Japan)
2003 „Solitudini“, Kreis Galerie, Nürnberg
2003 Italian Factory – La nuova scena artistica italiana, Istituto di Santa Maria della Pietà, Venezia
2003 Italian Factory – La nuova scena artistica italiana, Gebäude des Parlaments, Straßburg
2003 Palazzo della Promotrice delle Belle Arti, Torino
2003 Castel Sant‘Angelo, Cagliari
2003 After the Fair, Galerie Tammen & Busch, Berlin
2004 XIV Esposizione Quadriennale d‘Arte – Anteprima, Palazzo della Promotrice delle Belle Arti, Torino
2004 D‘Haudrecy Art Gallery, Knogge
2004 Re Aktion, Galerie der Kunstakademie Nürnberg
2004 95 Anni Scuola d‘Arte Selva, Museum Ladin, San Martin De Tor, Val Badia
2004 „La ricerca dell‘identità. Da Tiziano a De Chirico“, Complesso di Sant‘ Agostino, Ascoli Piceno
2004 „Per Amore – La raccolta Caggiano“, Complesso Santa Sofia, Salerno
2004 „Iconica“, Arte contemporanea e Archeologia, Selinunt
2004 Überblick 2004, Künstlersonderbund in Deutschland, Berlin
2005 „Il ritratto interiore. Da Lotto a Pirandello“, Museo Archeologico Regionale, Aosta
2005 „Miracolo a Milano“, Palazzo della Ragione, Milano Rassegna Internazionale d‘Arte G. B. Salvi, Palazzo Ex-Pretura, Sassoferrato
2005 „What is realism?“, Albemarle Gallery, London
2005 Chiaroscuro, Art Gallery, London
2005 0Ligabue / Ontani, Galleria Civica di Palazzo Loffredo, Potenza
2005 „L‘inquietudine del volto. Da Lotto a Freud, da Tiziano a De Chirico“, Sala Espositiva Bipitalia, Lodi
2006 „Sui generis. Figure in posa“, Galleria Le Muse, Andria
2006 Quindici anni, Scuderie Aldobrandini, Frascati, Roma
2006 Terzo festival di ricerca sulla scultura, Fortezza
2006 della Brunella di Aulla, Pietrasanta
2006 „Kunstkörperlich – Körperkünstlich“, Kunsthalle Dominikanerkirche, Osnabrück
2006 „Figurae“, Galleria Factory, Modena
2006 „Holzwege“, Städtische Galerie die Fähre, Bad Saulgau
2006 „Arte – Tempio | Kunst im Sakralraum“, Palazzo Vescovile, Bressanone / Bolzano
2007 Albemarle Gallery, 10th anniversary show, Albemarle Gallery, London
2007 Italiana, Shanghai Art Museum
2007 La nuova scena artistica italiana, Taipeh
2007 Fine Arts Museum, Taiwan
2007 Mostra censurata Arte e Omosessualità. Da van Gloeden a Pierre & Gilles, Palazzo della Ragione, Milano
2007 Premio Michetti – nuovi realismi, Fondazione Museo Michetti, Francavilla al Mare, Chieti
2007 „La nuova figurazione, to be continued …“, Fabbrica Borroni, Bollate
2008 Antologia di figurae, Galleria Arteutopia, Milano
2008 Prima Rassegna d‘Arte Premio Orzinuovi Per A. – La raccolta Caggiano, Palazzo Incontro, Roma
2008 Manifesta Parallelevents, Ortisei
2009 L.A. Art Show, Los Angeles
2009 „Corpus Maximus 2009“, Timothy Yarger Fine Art and Yarger, Strauss Contemporary, Beverly Hills
2009 „L‘Anima dell‘Acqua – Contemporary Art“, Ca‘d‘Oro Galleria Franchetti, Venezia
2009 53. Esposizione Biennale Internazionale di Venezia, Padiglione Italia, Arsenale, Venezia
2010 „Summertime“, Galleria Goethe, Bolzano
2010 Moderne Beeldhowkunst uit Noord-Italie, Codamuseum, Appeldoorn
2010 Museum Augustinerkloster, Rattenberg
2010 Ritratti italiani, Auditorium di San Lorenzo, Cento
2010 Tridimensions today, indagine sull arte plastica fra creazione e trasmissione del sapere, Fondazione la Versigliana, Pietrasanta
2011 Premio Maretti Valerio Riva, Centro per l‘Arte Conemporanea Luigi Pecci, Prato
2011 „Messaggi dal legno“, Associazione Olympus, Villa Manin, Passariano, Udine
2011 „Un giardino incantato“, Giardino Storico Palazzo Soranzo Cappello, Venezia
2011 Ladinia, Tiroler Volkskundemuseum, Innsbruck
2011 „Figura – Bildhauerei in Tirol, Südtirol und Trentino in den letzten 50 Jahren“, Franzensfeste | Fortezza